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La vita e la carriera di Antemio, prefetto d'Oriente tra 405 e 414, si collocano in un periodo decisivo per le sorti dell'impero romano. Egli fu capace di sfruttare con abilità e competenza il vuoto di potere che si creò quando l'augusto Arcadio, morendo, lasciò un fanciullo, Teodosio II, sul trono della parte orientale dell'impero. Questa monografia intende ridefinire l'azione politica del grande dignitario, inserendola nell'ambito dei più generali cambiamenti che caratterizzarono l'età teodosiana. L'analisi della documentazione su Antemio e sull'Oriente romano negli anni della sua prefettura rivela aspetti scarsamente indagati dei poteri e delle istituzioni di una pars Orientis che gradualmente superò i problemi politici, militari e sociali cui la pars Occidentis, invece, si avviò a soccombere.